| NOZIONE: "Una persona che nessuno Stato, in base al proprio ordinamento giuridico, considera come proprio cittadino"(art. 1 della Convenzione di New York del 28 settembre 1954 sullo status degli apolidi, ratificata e resa esecutiva in Italia con legge 1 febbraio 1962, n. 306).
Il medesimo articolo esclude dall'ambito di protezione della Convenzione:
1) Coloro che godono attualmente di protezione o di assistenza da parte di un organo o di un'istituzione delle Nazioni Unite diverso dall'ACNUR, fino a quando godono di tale protezione o assistenza.
2)Le persone rispetto alle quali sussistano fondati motivi di ritenere che esse abbiano commesso un crimine contro la pace, di guerra o contro l'umanità.
TIPOLOGIE
L'apolidia può essere:
ORIGINARIA- apolidia dalla nascita.
SUCCESSIVA- perdita della cittadinanza che aveva in precedenza senza avere o acquisire la cittadinanza di un altro Stato.
RIDURRE AL MINIMO L’APOLIDIA
Nella legislazione italiana sulla cittadinanza si cerca di ridurre le ipotesi di apolidia, ed anche la comunità internazionale si pone l’ obiettivo di ridurre o escludere il più possibile tale “status”.
La Convenzione del 30 agosto 1961 sulla riduzione dell'apolidia, entrata in vigore il 13 dicembre 1975, prevede che:
a)Una persona non può essere privata della propria nazionalità per motivi razziali, etnici, religiosi o politici.
b)Enuncia misure per la prevenzione dell'apolidia, derivante da trasferimenti di territorio.
c)Stabilisce norme che, attraverso il principio dello “ius soli”, diano una cittadinanza a quei soggetti che altrimenti sarebbero apolidi, valorizzando, in questi casi, il luogo di nascita come criterio dell’attribuzione della cittadinanza.
IPOTESI PIU’ FREQUENTI DA CUI DISCENDE L’APOLIDIA
1)Modifica dei confini territoriali o della sovranità tra Stati.
2) Privazione arbitraria della cittadinanza a gruppi o a individui da parte dello Stato.
3) Problemi amministrativi.
4) Conflitti di legge.
5) Rinuncia effettuata dal soggetto ad una cittadinanza, senza la previa acquisizione o la garanzia di acquisizione di un’ altra.
6) Mancata registrazione anagrafica, ove essa abbia come conseguenza l'impossibilità di dimostrare il luogo di nascita o l'identità dei genitori.
7) Matrimonio o scioglimento dello stesso, nell’ipotesi in cui la perdita della cittadinanza ne costituisca una conseguenza automatica.
8)Pratiche discriminatorie in base a: etnia, religione, sesso, razza opinioni politiche;
9) Figlio di apolidi.
APOLIDIA E DISSENSO POLITICO
Casi frequenti di apolidia si verificano nelle ipotesi di privazione della cittadinanza di dissidenti politici fuggiti da Stati, nei quali vige un regime autoritario.
APOLIDIA E DIMOSTRAZIONE DELLA PROPRIA CITTADINANZA
Non può considerarsi apolide il soggetto che abbia solo difficoltà a dimostrare la sua cittadinanza, benché alcune difficoltà di dimostrare la propria cittadinanza mettano l’individuo in uno status di fatto simile all'apolidia.
APOLIDIA DI FATTO –PROTEZIONE INTERNAZIONALE
Non rientrano nell'apolidia i casi di “apolidia di fatto”, cioè le ipotesi in cui una persona pur senza aver perduto la cittadinanza ,non fruisce della protezione che il proprio Stato garantisce agli altri cittadini. Tali situazioni sono tutelate con la protezione internazionale.
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